Depurazione acque di Bellinzona e dintorni, Impianto depurazione acque (IDA)

Dettagli

Località:	Giubiasco
Categoria:	Geotecnica, Opere idriche
Committente:	Consorzio depurazione acque di Bellinzona e dintorni (CDAB)
Altri progettisti:	Ingegnere dei processi: A.W. Schmid, Zürich Ingegnere elettrotecnico: Elettroprogetti SA, Giubiasco Architetto: Claudio F. Pellegrini Geologo/geotecnico: Romano Leoni, Sorengo
Impresa esecutrice:
Dati principali:	8 Comuni consorziati e allacciati all’IDA: Arbedo Castione, Bellinzona, Camorino, Giubiasco, Gorduno, Lumino, Monte Carasso, Sementina In un secondo tempo si sono pure allacciati all’IDA: Pianezzo, la Mesolcina, la Riviera Prima tappa per: - 80'000 abitanti equivalenti idraulici - 100'000 abitanti equivalenti biologici Impianto di tipo meccanico-biologico con digestione dei fanghi e precipitazione dei fosfati; il fango digerito può essere disidratato e trasportato in una discarica appropriata o usato quale fertilizzante in agricoltura.
Costi in CHF (IVA escl.):	Totale ca. 28'000'000.-
Progettazione:	Inizio: 1972 | Fine: 1982
Esecuzione:	Inizio: 1978 | Fine: 1982

Descrizione

Evacuazione nel fiume Ticino delle acque depurate tramite un canale di scarico a gravità; in caso di piena del Ticino entra in funzione automaticamente una stazione di pompaggio per poter scaricare le acque depurate ad una quota superiore alla piena centennale del Ticino.
Recupero del gas naturale per il riscaldamento del digestore primario, dell’edificio di servizio e per l’azionamento di un compressore per l’insufflazione d’aria del bacino d’aerazione.
La stazione di sollevamento in entrata all’IDA è dotata di pompe elicoidali.
La stazione di grigliatura ha due griglie a barre parallele munite di un pettine automatico per la pulizia; un’apposita pressa idraulica riduce il contenuto d’acqua delle sostanze solide intercettate.
Il dissabbiatore e separatore dei grassi elimina la sabbia delle acque residuali mediante decantazione e provvede alla separazione degli oli e dei grassi frammisti ai liquami.
I bacini di decantazione primaria sono due vasche rotonde dal volume di ca. 3’300 m3.
I bacini di aerazione sono due vasche rettangolari dal volume di ca. 6’200 m3; l’ossigenazione avviene mediante insufflazione di aria compressa.
I bacini di decantazione finale sono due vasche rettangolari dal volume di ca. 7’300 m3.
L’eliminazione dei fosfati avviene mediante precipitazione degli stessi.
La digestione dei fanghi provenienti dalle fasi meccanica e biologica dell’impianto avviene in due manufatti cilindrici: il digestore primario e secondario, entrambi di 3’000 m3 di volume. Il gas naturale che si produce con la digestione dei fanghi viene captato e immagazzinato in un gasometro.
La disidratazione del fango digerito avviene mediante una pressa a nastro. Il fabbricato servizi ospita la centrale di controllo e comando, i locali per il personale, servizi igienici, officina meccanica, laboratorio analisi, autorimessa, magazzini, centrale trasformatori e gruppo d’emergenza.

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